Insegnamenti atavici

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Le cose che impariamo da piccoli, nei nostri primi anni di vita, gli insegnamenti che ci vengono dati si radicano ben bene nel nostro profondo e contribuiscono a plasmarci. Ci sono dati e cumuli di ricerche scientifiche a supporto di questo postulato, ma lo vedi anche più semplicemente nella vita di tutti i giorni.

Sarà per questo che quando ho a che fare con un prepotente il mio istinto primario è quello di piazzargli un bel pugno sul naso. E fidati di me, se potessimo risolvere le cose così facilmente come accadeva all’asilo sarebbe un mondo migliore.

PS
A questo proposito consiglio “Carnage” di Roman Polanski, con particolare attenzione da prestare alle scene di apertura e chiusura del film.

9 comments on “Insegnamenti atavici”

  1. Bellissimo Carnage!!
    è vero ciò che dici, purtroppo sono stata “programmata” per sfuggire o dire di sì invece che ribellarmi quando serve, e devo fare un enorme sforzo per liberarmi dai condizionamenti… unito all’accettare la mia natura senza sentirmi doppiamente in colpa… ma credo che già riconoscere questi meccanismi sia importante!
    Poi per me la prepotenza è il male primario dell’umanità… sto preparando anche alcuni post a riguardo.
    Quando ci sta un bel pugno, dallo anche per me! xD

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    1. Magari… sarebbe bello poterlo dare! Sfortunatamente la società non prevede più questa modalità di sistemare i prepotenti.

      E sì, riconoscere i meccanismi tante volte è più importante del riuscire a sradicarli, che è un’operazione non sempre possibile 😉

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      1. Ciao! ^_^ Già, sono d’accordo… credo che la mente conscia possa arrivare solo fino a un certo punto, rispetto a quella inconscia, e che comunque tutto avvenga al di fuori di ciò che possiamo capire o individuare!
        Perciò credo che almeno il sapere di questi meccanismi e dinamiche sia la cosa più importante, unito al fare ciò che possiamo per conoscerci al meglio e vivere meglio possibile… per quanto possibile!
        Già, la prepotenza non solo è molto rispettata in questo mondo, ma spesso è anche vincente! :/

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  2. Le cose si possono ancora risolvere come una volta. Il problema è essere pronti alle conseguenze, che sono ben peggiori 😛
    Ho una citazione di Luigi Freddi che credo ti piacerà: «Il pugno è una sintesi. Ben usato, val più di un articolo di fondo in corpo nove corsivo. Perché agisce direttamente sul corpo dell’avversario, in modo rapido e definitivo; e quindi convincente. Il pugno ben assestato tronca di colpo la polemica inutile, a totale vantaggio della brevità e della economia. Nulla di più sintetico. E nulla di più sintetico del colpo di rivoltella. Arriva a destinazione con la velocità iniziale di 300 metri al minuto secondo. E conclude subito, seriamente… efficacissimo, perché evita per sempre il riaprirsi della discussione. Massima economia, rapidità, scorrevolezza».

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    1. Ecco, il colpo di rivoltella mi sembra un po’ eccessivo. Qui scavalliamo direttamente all’eliminazione del problema, mentre invece tante volte sarebbe solo utile far capire davvero ai (pre)potenti che si stanno comportando male. Un po’ come quando un bambino non vuole far salire gli altri sull’altalena e finisce che, dopo le prime 2/3 richieste fatte a voce, qualcuno lo spinge giù e basta.

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